F-Psicoarchitettura appunti

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Psicoarchitettura

PARTE SECONDA

Sintesi teorica basata su una ricerca decennale di osservazione della naturaspontanea e riflessi sulla salute umana.

Il valore terapeutico della natura spontanea in una ricerca sperimentale decennale (sulla naturaspontanea delle valli del Mincio)

La ricerca iniziata nel 2010, si è basata sull’osservazione empirica della natura spontanea sullerelazioni visibili nel tempo fra i vari soggetti vegetali, giungendo sostanzialmente alla seguente teorizzazione su come si debba intendere olisticamnete la salute umana.

Partendo da un concetto di psicomeopatia (in cui la psiche a differenza del corpo si trova al cenrodella diagnosi e della cura con “il simile”) si fa riferimento allo studio e ai diversi sviluppi teorici di un campo del sapere umano che troviamo sotto la denominazione di “omeopatia” cui fanno riferimento molti autori di pratiche di medicina non convenzionale, fra cui l’omeopatia classica, tale ottica viene applicata a ciò che influenza dall’esterno la salute umana, l’architettura l’urbanistica e l’ambiente naturale spontaneo circostante e assimilabile sotto forma di “rimedio” curativo (rimedi “omeopatici” presenti all’esterno e assunti dall’esterno) La ricerca ha portato a ipotizzare in termini causali complessi e ampli che producono problemi psico- somatici tre fondamentali 3 aree

Materiale (biologico inteso in modo inappropriato e riduzionistico dai medici: come medicinaallopatica)

Intellettivo ( ambientale, architettonoco, che riguarda l’ingegno umano, cioè il fare umanonell’ambiente naturale spontaneo, trasformandolo in modo separativo e rendendolo simile a se: reso in modo riduttivo come urbanizzazione e costruzione di artefatti come prolungamento del sè umano)

Spirituale ( che riguarda la psiche e l’anima, ossia la parte intangibile con cui l’individuo siinterfaccia con la natura, che è la base della pratica terapeutica qui proposta, erroneamente definita di esclusività e pertinenza medica (omeopatia), in quanto non agisce sul tangibile biologico ma sull’intangibile, quindi non sugli aspetti medico-organici, con processi di diluizione dei vari rimedi cosi detti omeopatici, fino a farne scomparire la tangibilità della sostanza)

Per comprendere meglio queste tre aree si fa riferimento al primo volume di “architetturapsicoterapeutica”Costrutto teorico di diagnosi psicologica in Psicomeopatia

Possiamo identificare tre aree di psicomeopatia,

VULNERABILITÀ

PRODUTTIVITA’

DISARMONIA

IPOSELF-La vulnerabilità è la predisposizione del soggetto a sviluppare processi patologici inragione di eventi esterni sull’immagine che ha di se stesso, sull’impedimento a conseguire la realizzazione di se stesso, sull’interazione con forme aggressive dell’ambiente circostante, producendo patologie su base “dis-qualitativa” della propria esistenza. (emozione prevalente paura)

IPERSELF- La produttività è la predisposizione del soggetto a generare ideazione e la suaripercussione sul piano fisico-organico, proliferando dis-quantitativamente fenomeni organici e psichici di natura diversa cioè a seguito di frustrazioni circa l’immagine la realizzazione e che ha di se stesso e la sua interazione con l’ambiente. (Emozione prevalente la rabbia)

Qui per fare diagnosi va capita bene la differenza fra impedimento e frustrazione, nel primo caso non si attiva l’emozione della rabbia, il soggetto subisce passivamente, nel secondo caso il soggetto reagisce attivamente con le proprie risorse energetiche, ma canalizzate in modo non utile.

DIS-SELF- La disarmonia è la predisposizione del soggetto a sviluppare in ragione di eventi esternio immaginati tali, una risposta articolata non congrua “non-self” con la base vitale (in relazione alla natura spontanea) sostitutiva di propri artefatti ideici della realtà ambientale di cui ha e ha avuto conoscenza, in un complesso di giochi di specchi con modalità fortemente antropocentrica separata dall’ambiente biologico, è un po’ l’uomo niciano che si sostituisce a D.(emozione prevalente, senso di fallimento: tristezza, delirio compensativo)

A ciascuna di queste aree si associa una prevalenza

“Introverso” “estroverso” “misto”

Tenendo conto della dinamica dell’espressione del se’ come se fosse una spirale, che si arrotola inse’ o che di dilata entropicamente o che va avanti e indietro, quindi per ogni area avremo 27 possibilità diagnostiche.

Alle 27 possibilità miste (iper ipo dis) si moltiplica per tre, (intro-estro-misto) e avremo 81 possibilitàdiagnostiche, che andranno moltiplicate per i 5 livelli d’intensità, per un totale di 405 diagnosi di modalità psichica, che possono essere affrontate con sostanze presenti in natura a diverse concentrazioni e o diluizioni a secondo del tangibile materico (bassa diluizione alta concentrazione) o dell’intangibile psichico (alta diluizione bassa concentrazione).

In sintesi abbiamo

Aspetto strutturale statico: vulnerabilità produttività disarmonia

Aspetto entropico-dinamico: introverso estroverso misto

Aspetto energetico-intensivo: 5 livelli d’intensità

Su questi aspetti si fa diagnosi psicopatologica

PSICOARCHIPATOLOGIA – PSICO-ARCHI-TERAPIA

La psicoarchiterapia tiene in considerazione tre ulteriori aspetti che influiscono sullo stato di salute di un soggetto

Tenendo contro dei tre aspetti strutturali

Vulnerabile ambiente non urbano (piccoli borghi con boschi e natura spontanea)Produttivo ambiente urbano (scarso di verde es città vicine a deserti o quartieti metropolitani privi di verde)

Disarmonico ambiente misto (città con parchi giardini VERDE ANTROPIZZATO )A questi aspetti strutturali si moltiplicano gli aspetti antropologici dinamici

Architettura socializzante (scuole palestre piazze)

Architettura abitativa individualizzante (abitazioni)

Architettura socio-individualizzante (luoghi di lavoro)

Poi si aggiungono i 5 livelli d’intensità arrivando a 32.805 possibilità

Moltiplicando 32805 al quadrato abbiamo 1.076168e9 diagnosi di psicoarchipatologia tuttetrattabili con un elemento presente spontaneamente in natura, quindi non coltivabile, da trattare con

diverse concentrazioni e o diluizioni.

Conclusioni

Partendo da un principio di attribuzione di valore che sia indicativo di un valore energetico, chegarantisca la forza vitale degli esseri viventi (ciclo di Krebs/fotosintesi) e che sia anche terapeutico quando una predisposizione soggettiva (vulnerabilità, produttività, disarmonia) altera la forza vitale mutandola in patologia psicofisica, si ipotizza in termini di quantificazione dell’area fogliare delle piante e corrispondente produzione di O2 tramite fotosintesi clorofilliana, quindi produzione di energia attraverso reazioni bio-chimiche e fisiche, che l’energia che viene prodotta a livello cellulare con la componente indispensabile di O2, possa essere quantificabile in modo preciso e stabile attraverso le immagini satellitari e algoritmi dell’IA, e che pertando possa essere considerata come una riserva aurea, verso cui rapportare il valore della moneta circolante cartacea e digitale. Tale

costrutto economico ambientale è basato su un ipotesi di costrutto teorico psicologico, derivante dauna ricerca osservativa sull’ambiente naturale spontaneo, che prevede 1.076168e9 tipi di diagnosi olistica in psicoarchipatologia in relazione alla componente psichica sociale e ambientale

ARCHITETTURA PSICOTERAPEUTICA

ARCHITETTURA PSICOTERAPEUTICA

aree d’interesse:

a-archeopsicomeopatia economica

b-Il progetto abitativo terapeutico nell’architettura socio-economica e psicopatologica della persona

ARCHITETTURA PSICOTERAPEUTICA 2

Sottotitolo: Archeo-psico-omeopatia economica Il progetto abitativo terapeuticonell’architettura socio-economica e psicopatologica della personaT

Prima edizione: 1 aprile 2025

Tutti i diritti sono riservati

ISBN 9798281177627

sistesi: Economia reale e biomoneta

Ambiente ed economia

L’idea è quella di creare un attribuzione di valore monetario, che non sia il peso delle riserve auriferedi ogni stato, anche se ad esso collegato, che non dipenda dalla richiesta offerta della produzione, che può essere manipolata, ma che sia “chimicamente-fisicamente” costante nel suo essere prodotta, che sia una risorsa presente in tutto il mondo, aumentabile e che arreca salute a tutti gli uomini. Si tratta degli alberi, o meglio dell’area totale delle foglie dell’albero che permettono la produzione di o2, cioè si calcolano le molecole di O2 prodotte quotidianamente da un albero, (i botanici lo sanno fare bene), per il numero degli alberi e si da un valore tipo alla biomoneta (si quantifica la produzione di O2 su tutto il territorio internazionale) bio-dollaro, bio-lira, si parte cioè da un’idea di cura e protezione delle risorse naturali in cui viene concordato a livello internazionale un valore stabile, cioè ogni molecola di O2, prodotta nella nazione ha un valore stabile comparabile con le stesse molecole di O2 prodotte negli altri stati che stabilisce il valore della moneta circolante. Chiaro che ci sarà da separare la proprietà pubblica degli alberi da quella privata, a questo proposito la produzione di O2 da parte di alberi privati dovrà essere esentasse altrimenti il valore della molecola si modifica, probabilmente non potranno essere venduti, al massimo potrebbero aumentare il valore dell’immobile o del terreno su esistono. La cura botanica degli alberi dovrà far si che aumentino la superficie fogliare, per aumentare la riserva “arborea” (una specie di riserva aurea naturale e dinamica, cioè non statica come l’oro o troppo fluttuante come la moneta stampata a debito) I satelliti fornendo le immagini dell’area fogliare dettagliate, e della situazione arborea sul pianeta, potranno verificare atraverso l’IA la reale produzione di O2 dichiarato dalle singole nazioni, cui corrisponde tanta moneta quanto O2 viene prodotta nel territorio nazionale. Non sarà possibile sfruttare la natura per avere più O2 perchè variando il microclima poi l’albero si ammala e muore, chiaro dovranno essere impiegati botanici ed economisti, ma non agronomi o

forestali che almeno in Italia sono formati al fine di sfruttare la natura x benefici alimentari ocostruttivi a favore dell’uomo. Chiaro un riferimento a una economia simile impedirebbe lo spreco e il consumo al solo scopo di profitto (finanziario), qunatitativo di oggetti, pertanto i beni dovranno essere prodotti in modo qualitativo per durare. L’aumento della produzione di O2 influenzerà positivamente l’economia monetaria, quindi la cura degli alberi, mentre l’aumento dei beni di consumo con sfruttamento delle risorse naturali arboree influenzerà negativamente l’economia consumistica, quindi anche con un modello monetario di questo tipo, l’inquinamento dovrebbe diminuire, la trasformazione antropica dell’ambiente, nelle città tale attività dovrà essere moderata e ben pensata, avrà valore ciò che dura nel tempo (alberi millenari) e non ciò che può essere cambiato velocemente e spesso (sostituzione di alberi malati), si tratta di avvicinarsi a un modello economico più compatibile con i ritmi della natura, più sano per l’uomo e meno orientato alla soddisfazione di desideri temporanei e l’induzine all’abitudine del consumo di ad essi per fini di profitto finanziario tradizionale, ovvero di accumulo di capitale statico a prescindere dal suo reale valore per l’umanita. Il principio di fondo è che la ricchezza di una nazione è in relazione alla sua capacità di rispettare la natura, non secondo idee sue antropocentriche, ma nella misura in cui una società percepisce il valore della natura quella società prospera, cioè la condizione ottimale per far si che la superficie fogliare che produce ossigeno cresca senza competere fra specie arboree diverse, cioè lasciare che la natura si autoregoli e in questo sta la felicità dell’uomo, inteso come uomo sano non distratto da illusioni di potenza, ma con una visione più realistica della sua vita.Una moneta per la pace.Nell’attuale fase socio-storica-economica, è probabile ci sia da parte di UK e Francia una competizione contro la Russia di natura economica, fondata sull’ipotesi che la BCE stia fallendo e che forse pensi di salvarsi trascinado nel debito la Russia portandola a una spesa militare massiccia prolungando la guerra, e distruggendo le risorse energetiche e non sue e dei suoi alleati. Anche gli US potrebbero avere problemi con le banche sembra che se i risparmiatori chiedessero di riavere tutti i loro risparmi, le banche potrebbero accontentare meno del 10%, ma pare che l’US di Trump abbia un piano di risanameto per l’economia americana che l’Europa non può avere. La moneta digitale bit-coin è un scelta inizialmente da chi doveva riciclare denaro derivante da azioni criminali, in quanto garantiti da anonimato, quindi essendo fra i primi investitori di bit-coin ne deriva che oggi più richieste di bit-coin da parte di persone ci sarà, più alto sarà il valore di bit- coin per questi criminali che hanno investito per primi in bit-coin. Ora vero penso a una moneta biologica che ancora non esiste, e so che gli economisti escludono molteplici monete “riconosciute dal mercato” contemporanee, ma la biomoneta, è qualcosa di tangibile anche se molto complessa, e potrebbe essere risolta ovviamente solo in modo complesso. Ipotizzo che in questo modo la banca europea non avrebbe bisogno di fare giochi distruttivi di predisposizioni bellicose, al fine di evitare la propria estinzione, ovvero per non collassare. E’ un sistema alternativo biomonetario, che partirebbe con debito zero, accessibile da tutte le nazioni perchè ogni nazione ha un patrimonio naturale sul proprio territorio, chiaro dovrebbero esserci adeguati sistemi giuridici, implementati, ed equi ovunque, in modo che nessuna nazione sia svantaggiata rispetto la popolazione che abita nei suoi confini, dovrebbe essere anche minuziosamente controllata e questo l’attuale IA potrebbe sostenere sia con le immagini satellitari dell’ambiente presente su tutta la terrra sia con algoritmi che calcolino il valore del patrimonio presente all’istante in cui viene misurato, e presente sul territorio della determinata nazione, traducendolo in biomoneta. Pertanto “i mercati tradizionali” avrebbero meno peso circa l’attribuzione di valore, e questo diminuirebbe l’impatto che attualmente ha la finanza sulla politica, eliminando le cause che porterebbere a un guerra di ampia portata.. Si tratta di una moneta biologica che parta senza dover tener conto del debito, perchè la natura non ha debito, che si rapporti in valori numerici quantificabili (la natura) e stabili (le reazioni chimiche e biologiche) pertanto si avrebbe una moneta tradizionale con debito che ha un rapporto fisso con una biomoneta senza debito attivabile in ogni nazione in modo autonomo e con regole internazionali, cioè una BIOMONETA DIGITALE.

Biomoneta e felicità intesa come benessere armonico con la natura e libertà individuale?

Il valore della moneta raffrontabile al valore di un albero, è il valore concreto che l’albero da alla vita in generale,

– i vari processi cellulari richiedono ossigeno, e questo è quantificabile,

– l’ossigeno prodotto da un albero attraverso la fotosintesi anche questo è quantificabile, la superficefogliare di un albero genera una quantità variabile di ossigeno e anidride carbonica, nell’arco di una giornata, il valore che avremo è il suo ossigeno giornaliero,

– questo valore è computabile al valore di una moneta, che possiamo chiamare bio-dollaro o bio-brics,

bio-rublo, bio-lira … ogni nazione ha una disponibilità arborea che è verificabile tramite satelliti,quindi si calcolano i km quadrati di foreste, boschi, giardini, e in base a questo, quella nazione potrà stampare la sua moneta, oppure condividere una determinata moneta con altre nazioni in base agli alberi che possiede, penso si debba fare una scelta sulla crescita spontanea degli alberi, in modo da escludere speculazioni con piantagioni di alberi in modo artificiale.

Questo significa che un albero se cresce sano aumenta, la sua superficie foglare e quindi l’ossigenoprodotto, pertanto si può stampare più moneta, mentre un incendio diminuisce la produzione di ossigeno, e quindi la moneta vale meno.

Se vengono piantati alberi si può stampare moneta, se viene deforestato, la moneta vale meno, questo induce un comportamento umano meno distruttivo e più virtuosoverso la vita e la salute umana, sia nella cura di alberi malati se hanno parassiti, sia nel proeggerli da incendi o altri fattori di danneggiamento.

Anche psicologicamente l’attribuzione di valore è più dinamica, con l’oro il riferimento è alladifficoltà di trovare oro, quindi la rarità ne aumenta il valore, e induce a una economia fatta di domanda offerta che oggi è “manipolazione della domanda” in base all’offerta (disponibilità di prodotti già fatti).

Con gli alberi abbiamo un attribuzione in base “alla forza vitale” che danno con la loro produzione diossigeno a ciò che vive, questo è più concreto e meno psicologico (rarità desiderio: l’oro, espansione vitalità: l’albero).

Psicologicamente il valore è meno legato all’accumulo (oro) e più spostato “sulla potenzialitàpositiva” dell’essere e del proteggere la vita (albero) Il modello può essere condiviso da più nazioni, perchè tutti hanno alberi, e le nazioni che hanno più deserto, probabilmente fra un po’ avranno zone verdi perchè il cambiamento climatico sta variando un po’ la morfologia terreste. Il riferimento della valuta può essere verificato, con i satelliti che orbitano attorno alla terra. La moneta può essere stampata solo dallo Stato, la gestione della moneta ritorna ad avere una competenza pubblica, cioè di bene collettivo.

Le banche private avrebbero un doppio canale, la moneta biologica e la moneta tradizionale, mapoichè la moneta tradizionale non ha più la certezza di riferimento che aveva nel secolo scorso quando veniva comparata con l’oro, lamoneta biologica anche se fluttuante in termini di aree verdi potrà avere la sua dignità senza temere confronti.

Perplessità sulla biomoneta?

Mi direte che la biomoneta non può funzionare, ma io vi dico che alla gente non interesserà con cosapagano le cose, se con moneta tradizionale o biomoneta, diranno cosa vuoi per questo 50 ok questo è 50, importante che rimanga costante e controllabile il valore numerico.

Mi direte ma gli imprenditori vogliono vendere quello che producono non vogliono avere limitazioniambientali, ok ma se l’imprenditore sarà costretto a capire che se disbosca per oggetti che servono per poco tempo, mentre se tiene il bosco ha un “accumulo di valore-moneta”, sceglierà di avere un “conto nella banca natura” invece che nella banca tradizionale e l’albero lo userà solo se potrà costruire qualcosa che vale di più, e allora i beni avranno un elemento che da più valore ossia la durata nel tempo (che è rispetto delle risorse naturali), non sarà la quantità produttiva ad essere perseguita, aspetto quantitativo di ricchezza che tanto ci riempie solo di rifiuti che non sappiamo più come smaltire, ma l’utilità reale della cose a dare valore a queste cose, è un valore che si crea sulla base dell’utilità effettiva e non sulla base della creazione fittizia del bisogno e quindi del desiderio di possedere un bene-oggetto, come accade oggi.

Concretamente come si parte? Si tratta di distribuire in base alle giacenze medie dei conti correnti unattribuzione “numerica” di bio-moneta che potrebbe essere calcolata sull’esistente produzione di ossigeno in tutta l’area mondiale, tenendo conto dei singoli rapporti di valore, di ogni nazione in base al suo territorio e presenza di forme arboree o simil arboree, in modo da rapportare alla popolazione della nazione un valore di bio-moneta disponibile, che non necessariamente corrisponde al numero di alberi sul territorio nazionale (sistema equo).

Con i processori quantistici avremo una possibilità di elaborazione una enorme quantità di dati,potremo inserire tutte le reazioni chimiche e fisiche presenti in natura, dividerle in “presenti nella natura spontanea” e nella “natura antropizzata”, cioè creata dall’uomo: girdini, parchi giochi,(ladistinzione è importante perchè la natura spontanea ha una sua autoregolazione, il verde costruito può variare a secondo dell’attività umana e sarebbe meno stabile.

Dare un valore numerico equo a secondo della zona (nazione)in cui sono presenti spontaneamentequesti processi trasformativi della materia biologica e trasformarlo in bio-moneta digitale.

Per esempio nelle nazioni dove è presente molto deserto o ghiacciai si tiene conto di questo el’ossigeno della vegetazione spontanea varrà di più. Bisognerà definire le variabili botaniche per ogni tipo di pianta, e l’utilità delle funzioni svolte, per esempio gli alberi molto grandi svolgono funzioni: di produzione d’ossigeno (variabile a) ma anche di barriera al vento (variabile b), microclima più

ottimale alla salute (variabile c), tutela da franamenti della terra (variabile d) si sommano le variabili in base a regole condivise e si ha il valore, si tratta di un sistema di attribuzione molto complesso. Si parte dalla semplificazione albero più è antico e in salute più vale, e questo è il punto di riferimento a cui si aggiunge un calcolo di attribuzione di valore oggettiva (reazioni chimiche – fisiche), di tutte le forme viventi presenti in natura e la loro utilità per l’ambiente e di conseguenza per la salute dell’uomo. Le forme spontanee di vegetazione, avranno un valore maggiore perchè il lavoro fatto dalla natura per mantenere un equilibrio ecologico è più stabile e complesso, e da più stabilità nel tempo per il cosidetto “deposito di valore” sulla crosta terrestre che verrà computato in bio-moneta digitale ma gli unici depositi di bio-moneta sono all’aperto e non nelle banche.

Chi distrugge un deposito naturale (durante una guerra) ci rimette perchè quell’ossigeno fluttua pertutto il mondo e anche la nazione che attacca avrà un perdita assieme a tutte le altre nazioni che non vorranno questo, va passato anche questo principio di non localizzazione del valore economico della natura, a scopo preventivo bellico, quindi questo varrà come debito, se fai una guerra avrai un debito verso tutte le altre nazioni.

Gli entomologi potranno aggiungere o togliere valore a secondo del rischio di patologie nellavegetazione che possono arrecare danno in tempi rapidi riducendo la superficie fogliare delle piante o perlomeno calcolare degli indici di non responsabilità per la perdita del valore arboreo complessivo.

In concreto le riserve aurifere vanno in parallelo con i depositi all’aperto di biomoneta, ma le variabiliper l’attribuzione del valore della bio-moneta presente nell’ambiente possono essere più complesse e considerate equamente in base alle diverse condizioni dell’ambiente nelle varie nazioni.

E’ simile ai “depositi di petrolio dei decenni precedenti collegati alla moneta dollaro, ma si valuta ilbeneficio per la salute dell’uomo di queste risorse naturali viventi, se il petrolio da beneficio in termini di energia, ma poi dall’altra parte inquina, l’albero da beneficio in termini di energia per la vita, e la sua preservazione preserva la salute umana. Il concetto di fondo non è quello di fagocitare l’economia nell’ecologia, ma di rendere l’economia eco sostenibile, non come fanno in EU con obblighi di modifica di costruzioni immibiliari, rendimento eco-energetico negli immobili, indici di dispersione, bollini verdi ecologici e quant’altro, togliendo in questo modo la natura liberale dell’economia, è necessario ancorare i valori economici reali nell’ambiente reale, lasciando la natura liberale dell’economia, in altre parole se trovo il modo di far funzionare la bio-moneta, l’economia si svilupperà spontaneamente su basi in cui l’ecosistema viene rispettato più di quanto lo si faccia ora, in cui il valore economico è proporzionale a un indice quantitativo produttivo distruttivo dell’ambiente, come unico vincolo avremo che ognuno è libero di distruggere l’ambiene ma avrà una perdita soggettiva del valore della sua moneta di scambio, ma io credo che avremo molte più persone che apprezzeranno questo vincolo perchè direttamente proporzionale al mantenimento della loro salute.

Inoltre come psicologa, ritengo che la rappresentazione cognitiva del mondo in cui viviamo, siamolto influenzata dal modo con cui è stato creato il costrutto dello scambio mercantile fra uomini, nello specifico l’attributo come “raro” (oro), questo trasferisce nel possessore l’idea di essere “speciale” in quanto possiede qualcosa di difficilmente acquisibile, questo predispone a un aumento di desiderio di “essere privilegiati” in quanto possessori di qualcosa di raro, questo inevitabilmente conduce l’essere umano ad “accumulare” anche attraverso la violenza, il non rispetto dell’altro e della natura, al fine di poter avere un “potere non etico” ma materialistico riconosciuto socialmente, questa idea dello scambio su base “di preziosità che ti distingue dall’altro” è l’altra faccia di una stessa moneta circa le motivazioni che spingono i popoli a entrare in guerra.

Le idee chiave sono la possibilità di avere scambi a livello internazionale su doppio canale, monetatradizionale, moneta biologica, identificando gli oggetti biologici di riferimento presenti su tutto il pianeta, possiamo allargare anche alla vegetazione marina, la dove per esempio ci sono i ghiacciai , l’aumento di valore di questi oggetti attraverso il comportamento virtuoso di cura e mantenimento in salute di essi. Il significato pratico è di tipo politico, proporre un modello di riferimento di valore che sia orientato in modo realisticamente etico (cioè se non curi l’albero, l’albero muore non puoi dire che sei buono se misuri solo le intenzioni come accade nelle religioni), facilmente applicabile su ciò che esiste in natura, condivisibile a livello internazionale,molto ben definito per chi adotta questo modello alternativo al modello di moneta tradizionale

f-psicoarchitettura appunti 23

Aggiungo questo negli appunti di base, dopo aver ascoltato alcune precisazioni di Corrado Malanga chimico, che riguardano alcune posizioni della fisica moderna.

In merito la mia psico-teoria, che ritiene necessario inserire il concetto di identità energetica (quindi di natura psicologica) nella costruzione di un modello fenomenico di realtà, per la parte non quantificabile ne qualitativamente dimostrabile, in modo empirico-tangibile.

Fra le caratteristiche dell’epressione energetica identitaria (vedi appunti precedenti) vanno certamente inseriti i fenomeni entropici (orientamento verso il caos o verso l’ordine) la dove un individuo costituito da una complessa rete di unità energetiche (vedi appunti precedenti), sia esso di natura animale o vegetale, esiste in una modalità “quantistica verticistica” con maggiore intensità energetica, e diminuito “movimento auto percepito”; la dove il movimento auto-percepito è maggiore in individui umani e in genere animali dotati di diminuita intensità energetica, con conseguente movimento e auto percezione di spazio, mentre maggiore è l’intensità energetica per gli individui vegetali che ci appaiono fermi nello spazio. In altre parole gli umani e gli animali che si muovono in una autopercezione dello spazio, sono orientati più verso il caos entropico, con elevata probabilità casualistica, mentre le piante e la natura che ci appare ferma, sono dotate di maggiore intensità energetica (verticismo quantistico) minore possibilità di “libertà di movimento energetico” e orientamento “all’ordine entropico” che noi percepiamo come uno stato di stasi che ci appare come uno stato di “morte” in quanto privo di movimento. In realtà come delineato nei precedenti appunti si tratta di variazione di un processo “di stato energetico” dotato di due poli, uno di tipo autodistruttivo e uno di tipo “piena realizzazione energetico individuale” come descritto in molte teorie e correnti di natura spirituale. A mio parere la mancata realizzazione energetico spirituale coincide con il massimo del disodine entropico, dell’identità energetica a livelli minimi di intensità, mentre al polo opposto abbiamo “espressioni d’identità energetica molto intensa, e entropicamente ordinate ossia perfette” come per esempio Cristo, che è a sostegno dell’orientamento religioso della maggior parte della popolazione mondiale, che ha sclo liberamente il proprio orientamento spirituale. Nessuna identità energetica si estingue in modo definitivo, in linea con il principo di conservazione dell’energia, ma l’espressione energetica identitaria e quella neutra, può variare su un continum da uno stato di caos estremo a uno stato di realizzazione energetica perfetta. Qui sta il principio terapeutico, per cui in una energia entropicamente ordinata come quella delle piante e della natura c’è il potere terapeutico di guarire identità energetiche disordinate e caotiche più presenti nelle espressioni energetiche che appaiono in movimento (umani, animali, insetti, microbi…), e una tendenza al disordine entropico (distruttività) di perturbare l’ordine naturale delle cose con la sua massima espressione nell’antropizzazione umana. Il tutto vede l’acqua come indispensabile vettore di informazione assieme ai fotoni.

psicoarchitettura F. appunti delta 1

György Lukács scrisse sull’estetica: “con l’evolversi dei tempi la specie umana si riduce”

In successione abbiamo fra le qualità umane, tali solo se compresenti: verità, libertà, giustizia, amore, bellezza.

La verità o c’è o non c’è, non esiste verità inautentica.

La libertà è subalterna alla verità in quanto può esistere una falsa libertà.

Stessa cosa la giustizia, è subalterna alla consapevolezza e alla scelta libera, esiste una falsa giustizia la dove non è identificabile la colpa in termini di libero arbitrio.

Anche l’amore non autentico, è subalterno a verità, libertà, giustizia, in quanto può esistere un falso amore che genera obblighi e impone cose ingiuste.

La bellezza appartiene solo a Dio, ma saperla riconoscere richiede le precedenti qualità umane: verità, libertà, giustizia e amore.

Quando si perdono queste qualità etiche, la qualità umana si riduce, e nel tempo (con l’evolversi dei tempi) si riduce la specie umana che possiamo ritenere qualitativamente tale in base alle sue principali 4-5 qualità etiche.

In questo senso l’evoluzione umana, in particolare seguendo il marxismo, oggi mascherato da neoliberismo comunista, perderebbe le proprie qualità etiche fino a ridursi anche quantitativamente, cioè gli individui umani che possono essere considerati veramente tali, diventano sempre meno, sostituiti da individui che amano la falsa libertà, impongono la falsa giustizia, amano in modo inautentico e ipocrità e soprattutto di circondano della bruttezza dei propri artefatti, scambiandoli per bellezza, e distruggono la natura che è la bellezza che appartiene solo a D. anche la bontà (che è amore autentico con potenza illimitata) appartiene solo a D.

f-psicoarchitettura appunti beta 3

Procedendo con l’area beta (elementi applicativi ) continuiamo a fare riferimento alla medicina tradizionale esistente prima della medicina moderna (allopatica) cioè prima del ‘900, che prevede nella repertorizzazione dei rimedi omeopatici, alla voce: mente e morale, la descrizione dei tipi costituzionali per ogni rimedio omeopatico.

Tale descrizione è molto semplice e un po’ riduttiva rispetto alle conoscenze che si hanno oggi in psicologia, sui tratti di personalità caratteristici e ragruppabili in macro aree.

Tuttavia è vero che ogni rimedio omeopatico agisce sulle qualità psichiche: “emozioni-sentimenti-cognizioni-identità soggettive e sociali”.

Il precedente articolo “beta2” esemplifica una possibile applicazione soggettiva di rimedi omeopatici in termini soggettivi, ovvero che riguardano l’abitazione di una singola persona.

Lo stesso presupposto teorico, tutto da dimostrare, potrebbe valere anche per l’identità condivisa socialmente, in un luogo (quartiere città..)

Per esempio ipotizziamo che l’identità sociale in Brianza (Lombardia), appartenga al rimedio omeopatico “calcarea carbonica” sintentizzando e banalizzando : provincialismo, sentimentalismo, sensibilità, familismo strutturato in “clan” timidezza o perlomeno tendenza a non fidarsi subito di persone estranee.

Potrebbe essere possibile sperimentare in edilizia il rimedio “carbonato di calcio” in modo da capire se gli effetti intangibili (quindi psichici (psicologici) e non medici) di questo rimedio, portano nella popolazione una qualche elisione degli aspetti “pato-sociali” (isolamento, eccessiva reattività ed esclusione sociale) a seguito di una qualche verifica di ciò per esempio dalle notizie riportate dai giornali locali, ma non entro qui nel merito di una ricerca seria sul campo.

f-psicoarchitettura appunti beta 2

Esempio applcativo 1 il bullo invidioso

Alcuni soggetti hanno come emozione prevalente e intensa la rabbia con una conseguente depressione riconducibile a una soppressione della loro rabbia imposta da canoni per loro restrittivi di tipo socio-relazionale.

Questa rabbia potrebbe essere causata da esperienze infantili di rifiuto verso una madre che secondo loro non capiva i loro bisogni.

Sentendosi non capiti e pieni di questa emozione negativa:la rabbia, potevano non sopportare chi gli stava intorno con fare tranquillo, buona capacità di concentrazione sui compiti da svolgere e ottimi risultati, che loro invece non riuscivano a raggiungere a motivi di questa rabbia profonda e persistente, proveniente da un atteggiamento sottostante e perdurante di pretesa a ricevere, come nel caso del bambino (con senso di onnipotenza) verso la madre.

Questi soggetti se inseriti in ambito scolastico, diventano spesso dei cosi detti bulli-leader, capaci di trascinare i compagni in una sorta di neutralità e omertà collusiva o talvolta di collaborazione, contro la vittima designata che di solito è una persona con buona capacità di concentrazione.

Per fare in modo che questa persona perda agli occhi degli altri il suo valore l’invidioso agisce al fine di indebolire la capacità di concentrazione del mobbizzato (atti improvvisi intimidatori non intercettabili dal contesto), e semina informazioni diffamatorie sul suo conto.

Facendo riferimento alla teoria “F Psicoarchitettura ” (f sta per “fisica”) sopra definita, ma anche prestando grande attenzione alla tradizione del sapere omeopatico, quindi ragionando in termini fisico-quantistici di energia sub atomica, pare che il sale (cloruro di sodio) abbia una buona risonanza “energetica” con questo tipo di persone.

Un materiale edile, cui è possibile aggiungere sale al fine di aumentarne la resistenza e la durata è il calcestruzzo, quindi se ne aggiunge una piccola parte (diluizione) per aumentarne l’effetto energetico.

Con questo materiale è possibile per esempio intonacare la stanza in cui vive la persona con questo profilo psicologico (enneagramma 4 per capirci).

Questo è un esempio applicativo della mia teoria che vorrebbe integrare la psicologia (psicomeopatia) e l’architettura a beneficio della salute psico-sociale di una persona in un ottica dematerialistico-energetico.

Al momento la sperimentazione di questa modalità applicativa anche per altri casi e rimedi è in corso, e non ha molta disponibilità di persone su cui applicare la cosa, ma se qualcuno fosse interessato a prestarsi per tale sperimentazione mi contatti ai riferimenti indicati sul web.

f-psicoarchitettura appunti beta-1

Ogni oggetto ha un suo “funzionamento elettromagnetico” che interagisce con l’ambiente circostante, l’espressione materica dell’energia di ogni oggetto produce per esempio effetti organolettici visivi, se si fa passare una carica elettrica sull’oggetto, a secondo che siano presenti x esempio gas: il neon dà l’arancione, l’azoto il blu, gli idrocarburi il rosso, l’ossigeno il giallo o altro (percentuale umidità …)

” in alcune immagini Kirlian, vi sarebbe la persistenza di un’aura anche in corrispondenza di una parte del soggetto che è mancante. Per esempio una foglia viene tagliata su un lato e, malgrado ciò, la fotografia mostra l’aura dell’intera foglia. Esperimenti del genere si dice sarebbero stati fatti anche con arti amputati e dimostrerebbero l’esistenza di una sorta di “corpo eterico”, che si troverebbe “in parallelo” al corpo fisico. Tale componente “eterica” permarrebbe anche in assenza del corrispondente fisico. ”

tutto ciò impone una riflessione sul paradigma ontologico diffuso nella cultura occidentale, evidentemente troppo riduttivo e troppo orientato a una grossolana e squilibrante manipolazione della realtà tangibile, a danno della salute del genere umano e di tutte le forme viventi in genere.

E’ necessario iniziare a immaginare la realtà con una preponderante componente intangibile che attualmente la scienza elude anche se ne conosce l’esistenza.

Un approccio meno interventivo/commerciale e più prossimo alla verità darebbe risultati più apprezzabili e realmente orientati all’equilibrio bio-energetico.

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il tempo

Nella dimensione materiale, il fenomeno tempo, per quanto “apparente” sul piano energetico, ma predominante sul piano della “percezione energetica individuale”, assume modalità fenomenica differente a secondo che il punto di vista sia espressione energetica: identitario individuale o collettiva. A livello individuale il tempo nell’espressione energetica materiale, si caratterizza per temporaneità (vita) irreversibilità (morte) nella sua contingentabilità. A livello collettivo si caratterizza nella dimensione materiale in modo alternante vita-morte (temporaneità-irreversibilità), ma su un piano di identitario soggettivo individuale, non è data certezza se ha in sé  “permanenza-identitaria” (reincarnazione) o esperienza identitaria assoluta (morte-resurrezione). La natura dell’albero, per esempio può essere considerata immortale, se per esempio gli alberi non vengono distrutti totalmente dall’uomo, anche da un incendio, rinasceranno dalle loro stesse radici, pertanto hanno la sola caratteristica di permanenza e non hanno nella propria natura “un fine ciclo” irreversibile, come accade nell’uomo, se non indotto da mano umana (es agricoltura). Gli artefatti umani, per esempio l’architettura, vorrebbero connotarsi di immortalità, ma questo non è possibile, e sono esposti ai vari agenti atmosferici o accidentali, che ne determinano prima o poi l’estinzione, magari anche dopo millenni. L’unico modo per rendere “immortale” l’architettura è quello di farla dialogare con la natura, senza distruggerla, ma rispettandola. La progettazione quindi dovrebbe diventare non più antropocentrica ma eco-centrica, cioè che crei luoghi abitativi “immortali” ma vivi, e non costruiti con materiale morto che porta in se l’irreversibilità temporale della cessazione nella dimensione materiale.

F-psicoarchitettura analisi 2

Forme separative

I manufatti architettonici orientandosi verso una separazione netta dalla natura, fonte di presunto “pericolo improvviso” e pertanto in se fobigena se non controllata in tutti i suoi aspetti, assumono anche “forme separative” che si distinguono dalla natura. Queste forme separative sono caratterizzate da parallelismo geometrico (rettangoli, parallelepipedi, quadrati) che in se è delimitativo e non a “crescita” come accade nella natura, con forme geometriche totalmente diverse: spirali (per esempio i fiori), elissi, cilindri con sfere appoggiate (alberi) che in se hanno carattere ciclico, continuo, e non delimitativo-interruttivo.

Inoltre i manufatti architettonici sono fortemente dimensionati in modo antropocentrico, per esempio accessi (porte) ad altezza di uomo, in realtà a misura di umano adulto (tranne gli asili in stile Montessori) . La natura invece è multi dimensionale verso tutti gli esseri viventi, pur seguendo dei rapporti precisi (sezione aurea) e ciclici. Se si vuole iniziare a parlare di “manufatti conformi alla natura” non è possibile eludere tutto questo.