Nella dimensione spirituale come si organizza l’energia. |
La dimensione spirituale e’ caratterizzata dall’affettivita’ dall’etica e dall’estetica (buono, giusto, bello) , se nella dimensione materiale non sono necessari ne’ tempo ne’ spazio, e nella dimensione mentale e’ necessario a volte solo il tempo, nella dimensione spirituale a volte sono necessari sia il tempo che lo spazio, la dimensione affettiva necessita “dell’abitare” dello stare-possedere in un tempo per poter amare o non amare, quindi la variabile “movimento” nella dimensione spirituale si esprime a volte in tempo e spazio, noi quando percepiamo il tempo e lo spazio siamo nella dimensione spirituale non i quella materiale (1) e’ nella dimensione spirituale /affettiva che si svolge cio’ che a noi appare come concretezza, realta’, la filosofia positivista ha sovrapposto la dimensione materiale con quella spirituale e non ne ha riconosciuto la differenza, questo errore a tutt’oggi e’ presente in tutto il campo |
della conoscenza occidentale che fa dell’empirismo un assoluto da cui partire. L’unita’ energetica nella dimensione spirituale necessita di due chiavi energetiche, una posta in coerenza con la relazione verso l’altro (altre soggettivita’ , vegetali, animali, persone) e una posta in coerenza verso l’inizio ( o Dio, assoluto , principio ontologico ….) Come nella dimensione mentale queste chiavi possono essere disattivate, quindi abbiamo un unita’ energetica con diverse stringhe o unita’ energetiche con una sola stringa, le unita’ energetiche costituiscono il soggetto energetico ( vegetale, animale non umano o animale umano) alle estremita’ di una delle stringhe costitutive l’unita’ energetiche abbiamo due chiavi energetiche, una in relazione con altre soggettivita’ e una in relazione con l’inizio, la chiave in relazione con altre soggettivita’ puo’ essere disattivata per esempio dall’odio, e la chiave in relazione con l’inizio puo’ essere disattivata dalla presunzione del soggetto di essere lui l’inizio di ogni cosa. Per esempio chi ha una convinzione esclusivamente biologista e casualista pensa che l’inizio sia nelle proprie cellule quindi disattiva la relazione con il trascendente e si sente per esempio qualcosa tipo ateo. |
(1) La realta’ materiale e’ trasferita a quella ideica e spirituale solo tramite impulsi nervosi, neuroni che codificano una range limitato, possiamo misurare un tavolo, in cm, vediamo i centimetri e il tavolo e diciamo questa e’ la realta’ il tavolo misura su questo lato 100 cm, la dimensione materiale e’ fatta di fotoni, occhio -retina, nervo ottico, corteccia visiva, neuroni; la realta ideica dal concetto di misurazione, tavolo, concetto di realta’ e traduce in un tempo in cui il tavolo era un albero a un tempo in cui e’ diventato tavolo. La realta’ spirituale crea un legame “affettivo” fra l’esistere dell’albero in uno spazio e in un tempo e l’esistere del tavolo in un altro tempo, nella realta’ materiale il tavolo e’ sempre “cellule vegetali” in quella ideica un piano d’appoggio, solo nella realta’ spirituale abbiamo un organizzazione energetica di tipo geografico-spaziale. |
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