Procedendo con l’area beta (elementi applicativi ) continuiamo a fare riferimento alla medicina tradizionale esistente prima della medicina moderna (allopatica) cioè prima del ‘900, che prevede nella repertorizzazione dei rimedi omeopatici, alla voce: mente e morale, la descrizione dei tipi costituzionali per ogni rimedio omeopatico.

Tale descrizione è molto semplice e un po’ riduttiva rispetto alle conoscenze che si hanno oggi in psicologia, sui tratti di personalità caratteristici e ragruppabili in macro aree.

Tuttavia è vero che ogni rimedio omeopatico agisce sulle qualità psichiche: “emozioni-sentimenti-cognizioni-identità soggettive e sociali”.

Il precedente articolo “beta2” esemplifica una possibile applicazione soggettiva di rimedi omeopatici in termini soggettivi, ovvero che riguardano l’abitazione di una singola persona.

Lo stesso presupposto teorico, tutto da dimostrare, potrebbe valere anche per l’identità condivisa socialmente, in un luogo (quartiere città..)

Per esempio ipotizziamo che l’identità sociale in Brianza (Lombardia), appartenga al rimedio omeopatico “calcarea carbonica” sintentizzando e banalizzando : provincialismo, sentimentalismo, sensibilità, familismo strutturato in “clan” timidezza o perlomeno tendenza a non fidarsi subito di persone estranee.

Potrebbe essere possibile sperimentare in edilizia il rimedio “carbonato di calcio” in modo da capire se gli effetti intangibili (quindi psichici (psicologici) e non medici) di questo rimedio, portano nella popolazione una qualche elisione degli aspetti “pato-sociali” (isolamento, eccessiva reattività ed esclusione sociale) a seguito di una qualche verifica di ciò per esempio dalle notizie riportate dai giornali locali, ma non entro qui nel merito di una ricerca seria sul campo.