PARTE SECONDA

Sintesi teorica basata su una ricerca decennale di osservazione della naturaspontanea e riflessi sulla salute umana.

Il valore terapeutico della natura spontanea in una ricerca sperimentale decennale (sulla naturaspontanea delle valli del Mincio)

La ricerca iniziata nel 2010, si è basata sull’osservazione empirica della natura spontanea sullerelazioni visibili nel tempo fra i vari soggetti vegetali, giungendo sostanzialmente alla seguente teorizzazione su come si debba intendere olisticamnete la salute umana.

Partendo da un concetto di psicomeopatia (in cui la psiche a differenza del corpo si trova al cenrodella diagnosi e della cura con “il simile”) si fa riferimento allo studio e ai diversi sviluppi teorici di un campo del sapere umano che troviamo sotto la denominazione di “omeopatia” cui fanno riferimento molti autori di pratiche di medicina non convenzionale, fra cui l’omeopatia classica, tale ottica viene applicata a ciò che influenza dall’esterno la salute umana, l’architettura l’urbanistica e l’ambiente naturale spontaneo circostante e assimilabile sotto forma di “rimedio” curativo (rimedi “omeopatici” presenti all’esterno e assunti dall’esterno) La ricerca ha portato a ipotizzare in termini causali complessi e ampli che producono problemi psico- somatici tre fondamentali 3 aree

Materiale (biologico inteso in modo inappropriato e riduzionistico dai medici: come medicinaallopatica)

Intellettivo ( ambientale, architettonoco, che riguarda l’ingegno umano, cioè il fare umanonell’ambiente naturale spontaneo, trasformandolo in modo separativo e rendendolo simile a se: reso in modo riduttivo come urbanizzazione e costruzione di artefatti come prolungamento del sè umano)

Spirituale ( che riguarda la psiche e l’anima, ossia la parte intangibile con cui l’individuo siinterfaccia con la natura, che è la base della pratica terapeutica qui proposta, erroneamente definita di esclusività e pertinenza medica (omeopatia), in quanto non agisce sul tangibile biologico ma sull’intangibile, quindi non sugli aspetti medico-organici, con processi di diluizione dei vari rimedi cosi detti omeopatici, fino a farne scomparire la tangibilità della sostanza)

Per comprendere meglio queste tre aree si fa riferimento al primo volume di “architetturapsicoterapeutica”Costrutto teorico di diagnosi psicologica in Psicomeopatia

Possiamo identificare tre aree di psicomeopatia,

VULNERABILITÀ

PRODUTTIVITA’

DISARMONIA

IPOSELF-La vulnerabilità è la predisposizione del soggetto a sviluppare processi patologici inragione di eventi esterni sull’immagine che ha di se stesso, sull’impedimento a conseguire la realizzazione di se stesso, sull’interazione con forme aggressive dell’ambiente circostante, producendo patologie su base “dis-qualitativa” della propria esistenza. (emozione prevalente paura)

IPERSELF- La produttività è la predisposizione del soggetto a generare ideazione e la suaripercussione sul piano fisico-organico, proliferando dis-quantitativamente fenomeni organici e psichici di natura diversa cioè a seguito di frustrazioni circa l’immagine la realizzazione e che ha di se stesso e la sua interazione con l’ambiente. (Emozione prevalente la rabbia)

Qui per fare diagnosi va capita bene la differenza fra impedimento e frustrazione, nel primo caso non si attiva l’emozione della rabbia, il soggetto subisce passivamente, nel secondo caso il soggetto reagisce attivamente con le proprie risorse energetiche, ma canalizzate in modo non utile.

DIS-SELF- La disarmonia è la predisposizione del soggetto a sviluppare in ragione di eventi esternio immaginati tali, una risposta articolata non congrua “non-self” con la base vitale (in relazione alla natura spontanea) sostitutiva di propri artefatti ideici della realtà ambientale di cui ha e ha avuto conoscenza, in un complesso di giochi di specchi con modalità fortemente antropocentrica separata dall’ambiente biologico, è un po’ l’uomo niciano che si sostituisce a D.(emozione prevalente, senso di fallimento: tristezza, delirio compensativo)

A ciascuna di queste aree si associa una prevalenza

“Introverso” “estroverso” “misto”

Tenendo conto della dinamica dell’espressione del se’ come se fosse una spirale, che si arrotola inse’ o che di dilata entropicamente o che va avanti e indietro, quindi per ogni area avremo 27 possibilità diagnostiche.

Alle 27 possibilità miste (iper ipo dis) si moltiplica per tre, (intro-estro-misto) e avremo 81 possibilitàdiagnostiche, che andranno moltiplicate per i 5 livelli d’intensità, per un totale di 405 diagnosi di modalità psichica, che possono essere affrontate con sostanze presenti in natura a diverse concentrazioni e o diluizioni a secondo del tangibile materico (bassa diluizione alta concentrazione) o dell’intangibile psichico (alta diluizione bassa concentrazione).

In sintesi abbiamo

Aspetto strutturale statico: vulnerabilità produttività disarmonia

Aspetto entropico-dinamico: introverso estroverso misto

Aspetto energetico-intensivo: 5 livelli d’intensità

Su questi aspetti si fa diagnosi psicopatologica

PSICOARCHIPATOLOGIA – PSICO-ARCHI-TERAPIA

La psicoarchiterapia tiene in considerazione tre ulteriori aspetti che influiscono sullo stato di salute di un soggetto

Tenendo contro dei tre aspetti strutturali

Vulnerabile ambiente non urbano (piccoli borghi con boschi e natura spontanea)Produttivo ambiente urbano (scarso di verde es città vicine a deserti o quartieti metropolitani privi di verde)

Disarmonico ambiente misto (città con parchi giardini VERDE ANTROPIZZATO )A questi aspetti strutturali si moltiplicano gli aspetti antropologici dinamici

Architettura socializzante (scuole palestre piazze)

Architettura abitativa individualizzante (abitazioni)

Architettura socio-individualizzante (luoghi di lavoro)

Poi si aggiungono i 5 livelli d’intensità arrivando a 32.805 possibilità

Moltiplicando 32805 al quadrato abbiamo 1.076168e9 diagnosi di psicoarchipatologia tuttetrattabili con un elemento presente spontaneamente in natura, quindi non coltivabile, da trattare con

diverse concentrazioni e o diluizioni.

Conclusioni

Partendo da un principio di attribuzione di valore che sia indicativo di un valore energetico, chegarantisca la forza vitale degli esseri viventi (ciclo di Krebs/fotosintesi) e che sia anche terapeutico quando una predisposizione soggettiva (vulnerabilità, produttività, disarmonia) altera la forza vitale mutandola in patologia psicofisica, si ipotizza in termini di quantificazione dell’area fogliare delle piante e corrispondente produzione di O2 tramite fotosintesi clorofilliana, quindi produzione di energia attraverso reazioni bio-chimiche e fisiche, che l’energia che viene prodotta a livello cellulare con la componente indispensabile di O2, possa essere quantificabile in modo preciso e stabile attraverso le immagini satellitari e algoritmi dell’IA, e che pertando possa essere considerata come una riserva aurea, verso cui rapportare il valore della moneta circolante cartacea e digitale. Tale

costrutto economico ambientale è basato su un ipotesi di costrutto teorico psicologico, derivante dauna ricerca osservativa sull’ambiente naturale spontaneo, che prevede 1.076168e9 tipi di diagnosi olistica in psicoarchipatologia in relazione alla componente psichica sociale e ambientale