La carica dei 101 mila psicologi e i troppi psico-qualcosa che gli fanno formazione.
Prima dell’istituzione dell’Ordine professionale degli psicologi 1989, in Italia si contavano 2 corsi universitari a: Padova e Roma.
All’inizio degli anni ’90 salivano almeno a 5: Padova, Roma, Torino, Milano, Bologna.
Oggi ce ne sono almeno 39, dopo la Riforma Moratti che doveva adeguare i percorsi universitari alle esigenze del mercato, abbiamo visto il business formativo universitario di psicologi aumentare di 10 volte.
Di tutti questi laureati in psicologia solo una piccola parte si iscrive all’Ordine degli Psicologi con la speranza di poter esercitare la professione, per un totale di 95.000 nel 2015 che certamente ad oggi, 2016 avrà superato la quota di 100.000.
L’affare formazione si è poi spostato alla formazione permanente (ECM obbligo formativo) .
L’Ordine degli Psicologi, invece che tutelare la professione dello psicologo e impedire che un’enorme quantità di pseudopsicologi, faccia le stesse cose che fanno gli psicologi, è più preoccupato a controllare se l’obbligo formativo viene ottemperato da tutti gli psicologi, tramite agenzie apposite naturalmente costituite sempre dai non psicologi CoGeAps.
Se state pensando che fare formazione è una delle opportunità per uno psicologo vi sbagliate, non solo nei vari costosissimi corsi di formazione ci sono tanti psico-qualcosa e rari psicologi, ma anche nei corsi di Laurea Magistrale in Psicologia per esempio due docenti su dieci hanno una laurea in psicologia, questo lo si scopre andando a cercare pazientemente nei loro curriculum, sui siti confusivi delle varie università.
Se per ottemperare all’obbligo formativo vi iscrivere a una di queste Lauree Magistrali in Psicologia, frequentando le lezioni vi accorgete subito che parlano di tutto tranne che di cose pertinenti alla psicologia o argomentate in modo congruente alla disciplina psicologica, una cozzaglia di informazioni inintelligibili, vi viene propinata con elegante trattazione, e poi capite il perchè… per esempio il corso denominato “SSD: PSICOLOGIA DINAMICA M-PSI/07, è tenuto da un filosofo, non iscritto all’Ordine degli Psicologi, ma dovrebbe essere un corso tenuto da uno psicologo – psicoterapeuta con esperienza di psicoterapia, semplicemente perché è più adatto a questo tipo di trattazione, o altro esempio: il corso denominato “SSD: PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO E PSICOLOGIA DELL’EDUCAZIONE M-PSI/04” (notare lo PSI che sta per psicologia) non è tenuto da uno psicologo dell’età evolutiva iscritto all’Ordine degli Psicologi e con esperienza in psicologia dell’età evolutiva, ma da una pedagogista.
Tutto questo vi sembra normale? In qualche corso di laurea in Medicina, Architettura, Ingegneria, o altro che preveda un Ordine professionale accade tutto questo?
No non accade, e non solo nei corsi di laurea professionalizzanti, per esempio nel programma di corso di laurea in Fisica, chi insegna matematica deve avere una laurea in matematica, ma CHI INSEGNA FISICA HA ALMENO UNA LAUREA IN FISICA oltre a varie pubblicazioni.
E sono certa che andando a verificare i titoli accademici di tutti i docenti di tutti i corsi di laurea in psicologia, si troverebbero molte altre assurdità.
Quindi a che punto siamo arrivati con questa grande apertura degli Ordini professionali degli psicologi alla psicovulgata e alla legittimazione di un esercito di “psicoqualcosa”? versus: la delegittimazione degli psicologi controllando l’ ottemperanza all’obbligo formativo?
Questi psico-qualcosa formano gli psicologi che potranno iscriversi all’Ordine professionale degli Psicologi, e a breve venderanno corsi di formazione continua agli psicologi iscritti all’Ordine che sono tenuti pertanto all’obbligo formativo.
Io mi auguro che davvero per le prossime elezioni ordinistiche vi sia una sorta di carica dei 101 mila psicologi che si ribella al fatto di essere considerati solo ed esclusivamente come opportunità di reddito da parte di una valanga melmosa di non psicologi.
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