Perché non è possibile che esistano: psicofarmaci “terapeuticamente selettivi”
Alcuni potrebbero obiettare che non tutti gli psicofarmaci agiscono sui: GABA, che si sa è presente ovunque nel S.N.C., e che sarebbero stati studiati, prodotti e commercializzati, alcuni psicofarmaci che hanno un effetto altamente selettivo: combinandosi contemporaneamente su due recettori chimici creando un effetto “stereo” altamente specifico; già, ma allora questi miracolosi psicofarmaci, come controllerebbero: agendo solo in stereo, tutte le altre dinamiche bio fisiche e bio chimiche, del neurone, che concorrono a modularne l’attività elettrica? e non solo l’attività elettrica?
Per esempio esistono dei messaggeri transcellulari molto importanti per la regolazione delle funzioni presinaptiche, come (ma ve ne sono altri) l’ossido nitrico è un secondo messaggero che stimola la sintesi del GMP ciclico(per es: apre dei canali molto importanti: nella “foto trasduzione” , nelle “sensazioni olfattive”, a livello cerebellare-“cellule di Purkinje”) , inoltre l’ossido nitrico, non è presente soltanto nei neuroni , è presente anche per esempio: nelle cellule endoteliali dei vasi sanguinei che lo liberano, producendo: rilasciamento della muscolatura liscia, l’ossido nitrico attraversa le membrane cellulari influenzando le cellule vicine senza agire su nessun recettore di superficie, quindi la risposta cellulare non dipende dalla sola attivazione specifica e selettiva dei neurotrasmettitori (o psicofarmaci) anche se combinata, ma concorrono diversi e complessi fenomeni cellulari, relativi al circuito neuronale e associati anche ad altri apparati.
Il legame con un neurotrasmettitore aumenta sempre l’apertura dei canali recettori ionotropici, che sono su una cellula neuronale che ha anche recettori metabotropici, i quali invece possono aumentare o diminuire l’apertura dei canali, per esempio la fosforilazione MAO-chinasi di un canale K+a inattivante, nei dendriti dei neuroni piramidali dell’ippocampo, riduce la corrente K+ aumentanto la scarica dendritica di potenziali d’azione.
Inoltre non sempre le vie di secondo messaggero attivate da recettori accoppiati a proteine G seguono la stessa logica molecolare, negli esperimeti patch clamp si dimostra che le proteine G non determinano direttamente la produzione di alcun secondo messaggero diffusibile (Soejima e Noma 1984) ma lo possono fare indirettamente tramite la liberazione di sub unità beta gamma le quali aprono i canali K+.
Concludendo: il funzionamento del S.N.C. è basato su fenomeni talmente sofisticati che l’interferenza di una sostanza chimica come uno psicofarmaco non può essere “terapeuticamente selettiva” in quanto concorrono diverse dinamiche, non solo macro chimiche (psicofarmaci) ma anche, micro molecolari, fisiche (elettroniche), micro genetiche e non è escluso, per il solo fatto che non ne siamo a conoscenza: importanti dinamiche sub atomiche.
Ancora una volta non possiamo che dedurre che anche la presunta “selettività” degli psicofarmaci appartenga alla “strategia di marketing” sugli psicofarmaci, come anche le loro categorie: ansiolitico, anti-psicotico, anti-depresivo…, piuttosto che a qualcosa di credibilmente scientifico.
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